A mio padre

A MIO PADRE

Buongiorno padre mio,
vengo a te come discepolo,
rispettoso della tua saggezza,
mi soffermo all’udire la tua voce,
in essa leggo senso di smarrimento,
ben confuse tra le parole ,
ci sono anche delle scuse per i tuoi sbagli.
Le ordino tutte in fila queste parole:
nel mio cuore,nella libreria delle mie esperienze, messe ben in vista,
perché il parlare ed il sapere,di chi mi vuole bene,
e’ come l’aria che respiro,
il cibo che do’ al mio corpo,
l’acqua che mi disseta,
e a volte torna alla terra,
con lacrime ordinate e rispettose,
dell’essere quello che sono,un figlio di DIO,
e di un padre che sa’ancora più di prima,di avere un figlio,
lo sa’ tanto nel tempo pensato,sospinto dalle stagioni,
che hanno forgiato le carni del suo corpo,
scavato con profonde rughe il viso suo,
quello che io vedo ora innanzi,
il viso di un padre che molte volte ,
non ha’ avuto premio da me per i suoi sacrifici,
però che nonostante tutto,
ha’ ancora la forza di ringraziare e chiedere perdono a DIO.
MONACO di BAVIERA LI 03-04-2010